
Adriano Daminato, presidente OPO Veneto
Sta sorprendendo il radicchio variegato veneto in “veste estiva”. I consumatori lo stanno accogliendo con grande simpatia ed interesse. E' la novità di questa estate 2016 che fatica a farsi strada tra piogge, temporali e temperature al di sotto della media. Il radicchio variegato, definito poeticamente la rosa che si mangia, perché ha la bellezza, la forma, i colori e la tenerezza della rosa, continua ad essere richiesto ed ha buone quotazioni. E' andato bene in queste ultime battute di una primavera dall’aspetto “autunnale”, e si prepara a un'estate interessante per consumi e per prezzi. La selezione massale lo ha portato ad altissimi livelli qualitativi: tenero, delicato, gustoso, dai colori invitanti, croccante. Da radicchio tipicamente invernale, il variegato ha prolungato dunque la sua vita sulle tavole a tutta primavera e sta reclamando un proprio spazio anche nel periodo estivo. Le ultime cultivar hanno accentuato gli aspetti di tenerezza, freschezza e amabilità. Risultano gradevoli il suo sapore amarognolo e gli stessi colori che con il caldo si fanno più magicamente sfumati. C'è una discreta disponibilità di prodotto. Sono diversi i produttori che lo hanno maturo o quasi pronto per essere raccolto. E' una novità che OPO Veneto, sta seguendo con attenzione: una bella opportunità, se i meravigliosi radicchi variegati, coltivati per l'estate si dovessero progressivamente affermare. Per Francesco Arrigoni, direttore di OPO Veneto, si delineerebbe una prospettiva interessante. Il mercato sta rispondendo positivamente. “Non sono radicchi Igp, precisa subito Paolo Manzan, presidente del Consorzio di tutela dei radicchi Igp di Treviso e variegati di Castelfranco, perché sono raccolti fuori della tradizionale stagione, che è l'inverno, ma si presentano al top con tutte le loro peculiarità organolettiche. Da consumare sia freschi sia inseriti nelle preparazioni di quarta gamma. E questo ne favorisce la richiesta. Credo poi che si sia in presenza di un' “onda lunga” dei consumi di radicchio che continuano, favoriti da una brutta primavera, piovosa e freddina, e dal progressivo allargamento dell'area dei tradizionali consumatori”. Un radicchio variegato coltivato tutto l'anno, perché no? Una storia nuova che potrebbe aprirsi per il nostro ortaggio”.
Angelo Squizzato

Mauro Brognera, vicepresidente OPO Veneto

Radicchio variegato in campo

Toelettatura del radicchio variegato dopo la raccolta

Radicchio variegato in cassette riutilizzabili